Con questo spettacolo il Teatro di Bucine ospita un’opera della corrente drammaturgica del Novecento del “Teatro dell’Assurdo” di cui E.Ionesco, accanto a Samuel Beckett e Alfred Jarry, è uno degli esponenti principali. Un testo non facile, LE SEDIE che mette in scena un drammatico e grottesco tentativo di comunicare ciò che è incomunicabile, l’irreale che risiede nella realtà, dove solo le abitudini fanno passare il tempo e danno l’illusione di esistere.
Accanto ai due protagonisti vivono gli oggetti, LE SEDIE, presenze indispensabili create per lo spettatore, cariche di storie e rimembranze, segni del linguaggio destinati allo sguardo dello spettatore. Forse occuparsi del quotidiano, della sua possibile continua mutazione, del suo miglioramento, è meglio che proclamare grandi comunicazioni che poi cascano nel vuoto. La messa in scena di questo testo del teatro dell’assurdo ci lascia un messaggio attuale sul nostro vivere o credere di vivere sempre alla ricerca di soluzioni “epocali”, e ci interessa perché possedendo molti livelli di lettura – dai più immediati e comici a quelli più enigmatici e prospettici – può rivolgersi a molti tipi di pubblico.