Può una storia far ridere, sorridere, commuovere e indignare insieme? Sì, certamente.
Sabato 15 Febbraio, alle ore 21,15 il Teatro di Bucine porta sul palco una storia emozionante e delicata, quella di una transessuale, di un uomo che si sentiva donna e viveva da donna, nella Firenze della seconda metà del Novecento e che a un certo punto della propria esistenza ha avuto il coraggio e la determinazione di trasformare il suo status anagrafico, affrontando anche il confino in un piccolo paese della provincia di Foggia.
ANNA MEACCI è l’appassionata, straordinaria ed ironica interprete della storia di Romina Cecconi, nata Romano; il puzzle di un’esperienza continuamente oscillante tra dolore e sospensione del dolore, tra sconforto ed entusiasmo, tra sconfitte e rivincite fin quando, finalmente, poté ritirare un nuovo documento, una carta di identità con una “F” scritta accanto alla voce “sesso”. Il tribunale di Lucca dette validità legale a un desiderio che per decenni aveva lottato contro un’Italia bigotta e impreparata, contro un corpo che non corrispondeva a come la mente avrebbe voluto vederlo.
Uno spettacolo tenero, comico e pieno di speranze libertarie, che spinge lo spettatore ad andare oltre le apparenze, per non dimenticare il valore del rispetto delle differenze, contro ogni discriminazione.