Continuano gli appuntamenti con il teatro, anche e soprattutto per ragazz*, all’interno della programmazione di FESTIVAL PALCO FLUVIALE
Stavolta partiamo da Badia a Ruoti, un gioiellino della Valdambra, dalla sua Abbazia, per un viaggio intrigante parlando di acqua. Acqua che è preziosa, origine della vita, madre di tutte le forme viventi, alimento, rinfresco, “consolo”
Acqua, che come aspetto vitale della natura, ha interessato il genio di Leonardo.
Scienza, tecnica, musica anche, tutti argomenti che la Compagnia Arti&Mestieri ci racconterà, con arguzia, divertimento, competenza, coinvolgimento.
Perché capiamo quanto è importante garantire e gestire in maniera corretta l’acqua.
Ciò che pareva inesauribile, sta pian piano finendo.
Vogliamo farci più intelligenti che furb* e iniziare a “essere buon*” con l’acqua e con noi stessi?
Perché le grandi guerre che si prospettano saranno per l’acqua, e noi invece vogliamo fare il nostro e vivere in pace!!!
Si ride e si riflette con Acqua che viaggia: due narratori divulgatori si cimentano nel racconto dell’approccio di Leonardo alla conoscenza, frutto dell’esperienza e deII’osservazione della natura.
Oggetto della divulgazione scenica è l’acqua nei suoi diversi moti, sia per scopi difensivi che per la navigazione. Il genio rinascimentale dedicò all’acqua diversi studi e progetti fra cui le conche di navigazione, che permettono di passare fra corsi d’acqua di diversa altezza, con le porte dette appunto vinciane, di cui un‘ applicazione contemporanea e grandiosa sono le chiuse del canale di Panama. I narratori, prendendo spunto dai progetti di Leonardo in Lombardia, Veneto e Toscana, in gran parte poi non realizzati, percorrono con la fantasia le vie d’acqua interne del nostro paese, quelle veramente esistite ed esistenti, quelle solo progettate e quelle immaginate, dai navigli lombardi, alla litoranea veneta, alla linea Locarno Trieste, al progetto di collegare il Danubio con l’lsonzo ed a quello di unire via canali l’Adriatico al Tirreno fino alla fantastica circumnavigazione del globo via fiume. Seguendo in modo spassoso questi itinerari acquatici, in cui si immagina una possibile era della “mobilità liquida”, il pubblico viene coinvolto, in modo scherzoso, nel metodo di studio di Leonardo da Vinci, basato suII’attenta e precisa analisi delle leggl della natura, di cui siamo osservatori, spettator* ed ospiti, e di cui il suo stesso genio era frutto. Accompagnano Io spettacolo le musiche rinascimentali della fisarmonica per celebrare ancora una volta Leonardo che per primo inventò la tastiera verticale e che fu precursore, appunto, della fisarmonica attuale.
ACQUA CHE VIAGGIA
con Paolo Mutti e Filippo Fossa
e con Nicola Milan alla fisarmonica
Testo e regia di Bruna Braidotti
Ricerche storiche di Giulio Ferretti