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ESSERCI – per costruire una comunità della cura

𝗚𝗜𝗢𝗩𝗘𝗗𝗜̀ 𝟮𝟲 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴 presso 𝗶𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝘂𝗰𝗶𝗻𝗲.

“Esserci” è un progetto realizzato dal Comune di Bucine con il finanziamento di Regione Toscana e dell’Autorità Regionale per la Garanzia e la Promozione della Partecipazione.

L’obiettivo del progetto 𝐸𝑠𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖 è l’attivazione di una comunità locale che, a partire dai giovani, promuova una diffusione di nuove culture e pratiche della cura.

𝗜𝗡𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗜𝗔𝗠𝗢𝗖𝗜 𝗣𝗘𝗥 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗜𝗩𝗜𝗗𝗘𝗥𝗘 𝗜 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗘𝗡𝗨𝗧𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗗𝗢𝗧𝗧𝗜 𝗘 𝗗𝗘𝗙𝗜𝗡𝗜𝗥𝗘 𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗦𝗦𝗜𝗠𝗜 𝗣𝗔𝗦𝗦𝗜 𝗗𝗔 𝗙𝗔𝗥𝗘 𝗜𝗡𝗦𝗜𝗘𝗠𝗘

🔸Cosa vuol dire prendersi cura di chi vive intorno a noi❓

🔸Chi ha bisogno di aiuto nel nostro territorio e chi è in grado di darglielo❓

🔸Cosa serve per costruire una comunità della cura a Bucine❓

Da qualche mese 𝐸𝑠𝑠𝑒𝑟𝑐𝑖 sta provando a rispondere a queste domande parlando con le persone che vivono nel nostro territorio e raccontando le loro storie.

Per questo invitiamo tutte le organizzazioni attive sul territorio a contribuire a questo racconto collettivo 𝗚𝗜𝗢𝗩𝗘𝗗𝗜̀ 𝟮𝟲 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴 presso 𝗶𝗹 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝘂𝗰𝗶𝗻𝗲.

Se non hai ancora visto i video del progetto guardali sul canale YouTube:

https://youtube.com/channel/UCkbup-22XmaejVYh288_8gw

Per informazioni: esserci.bucine@gmail.com

Oltre al sostegno del Comune di Bucine e di Regione Toscana, il progetto è promosso da: Misericordia di Ambra, Avis, Fratres, Associazione Radici, Contado solidale di San Leolino, coordinati nel Comitato per la Comunità della Cura, in collaborazione con la Cooperativa teatrale DIESIS Teatrango, Eros Regoli Videomaker, e Sociolab – Partecipazione e Ricerca Sociale. Ulteriori informazioni sulla pagina di Open Toscana  https://partecipa.toscana.it/web/esserci.-partecipazione-giovanile-e-primo-soccorso

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UNA PIAZZA CHE PARLA – NATIVITA’

SAN GIOVANNI VALDARNO – Casa della Cultura Palomar 18/12/2021

Si è tenuto il giorno 18/12/2021 l’esito finale del progetto UNA PIAZZA CHE PARLA – NATIVITA’ di Diesis Teatrango e sostenuto da Fondazione CRFirenze.

Il progetto ha voluto portare una contaminazione artistica tra il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale (LPTS), gruppi di ragazzi e ragazze dei progetti di inclusione della Cooperativa Sociale GIOVANI VALDARNO e studentesse e studenti delle scuole Isis B. Varchi di Montevarchi (classe 3PSS – sociosanitario coordinata dalle prof.sse Paola Trenti e Annalisa Peschierotti) e Licei Giovanni da San Giovanni – Scienze Umane (classe 1B coordinata dal prof Iacopo Cigolini).

Con studenti e studentesse si è lavorato in presenza per comporre testi, poetici e in prosa, che scandagliassero le sensazioni personali, partendo dal tema Natività, inteso come nascita, rinascita, espressione libera di voci, le più intime delle e degli adolescenti in un periodo in cui proveniamo da forti chiusure fisiche e psicologiche; un’immersione nel fare creativo attraverso la loro scrittura poetica, le loro voci e narrazioni non necessariamente verbali ma anche gestuali, sonore. Ne sono venute fuori due tipologie fondamentali: brevi testi in prosa che hanno evidenziato il senso di ansia che provano i ragazzi e le ragazze nel rapportarsi alle varie vicende della vita, ma anche la forza che riescono a tirare fuori, l’importanza dell’amicizia, della vicinanza, del sentirsi membri della società, e testi poetici, più eterogenei, ma ugualmente pieni della rivendicazione del proprio io di adolescenti che si affacciano alla società con aspettative, voglia di fare, di contribuire

In collaborazione con l’Amministrazione Comunale di San Giovanni Valdarno si è concordato di presentare al pubblico durante il periodo natalizio l’esito del progetto, all’interno della nuova Casa della Cultura PALOMAR, un battesimo artistico per un luogo cui auguriamo lunghissima vita e massimo rispetto da parte di chi verrà, perché deputato alla crescita civile e sociale di nuove generazioni e alla trasmissione di valori da parte delle più grandi. Palomar è stata una ambientazione splendida, una cornice raffinata e popolare per il progetto.

Si sono avvicendati in un percorso di espressività ed esposizione sonora, poetica, espressiva studenti e studentesse, ragazzi dei progetti di inclusione sociale, attori e attrici del LPTS, in un intreccio di voci, azioni sceniche, sonorizzazioni, che hanno portato alla luce e al pubblico, interessato e partecipante, l’emozione dell’esserci, del condividere, del sentire le voci più personali degli e delle adolescenti, di vedere come nella unione di espressioni diverse tutte si esaltano e nessuna è penalizzata.

La ricchezza della natività è anche questo, respirare a pieni polmoni tutta l’aria e gridare forte la propria presenza e la propria voglia di vivere.

ARTICOLO E FOTO

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TEATRO DI BUCINE – RESIDENZA ARTISTICA – 04/12/21 ORE 21:00 – inATTESA

𝐼𝑛𝐴𝑡𝑡𝑒𝑠𝑎, progetto di residenza artistica di 𝐄𝐥𝐢𝐬𝐚 𝐅𝐢𝐧𝐢, attrice del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale. Da una esperienza personale un racconto che si apre alle esperienze di altre persone, raccogliendo il testimone di vicende umane in un connubio ideale tra dolore e speranze, una storia che ha preso vita in seguito alla vicenda vissuta proprio all’attrice che la interpreta. L’incontro con la possibilità di una malattia, sconfitta grazie alla prevenzione; la paura che sovrasta ogni cosa, accompagnate dalla forza e dal desiderio di vita e dalla fiducia nella medicina e nella scienza.“Ho capito che ciò che avevo scritto per me, doveva diventare di tutti. Questa è la mia storia…”

Alla stesura del copione, hanno contribuito anche le preziose testimonianze dei malati oncologici e dei loro familiari, avvenute grazie agli incontri presso l’Associazione Tottaxtutti di Firenze.

Ideazione e scrittura drammaturgica: 𝐄𝐥𝐢𝐬𝐚 𝐅𝐢𝐧𝐢, 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐫𝐚 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐮𝐜𝐜𝐢

Con: Elisa Fini

A seguire monologo di e con 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞𝐚 𝐑𝐨𝐬𝐞𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢, “𝑆𝑡𝑎𝑣𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑜𝑟𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑑𝑒𝑟𝑒”, disse una che accompagnavo all’ennesima visita in oncologia… forse la vita finge di essere così seria che conviene provarci a fare una risata in più per smontarla.

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Bigliett8€;  5€ bambini

Possibilità di pagamenti elettronici anche PayPal: amministrazione@diesisteatrango.it

Info e prenotazioni:

cell. 3714130749 (anche WhatsApp) e info@diesisteatrango.it

Prevendite: https://www.boxofficetoscana.it/it/servizi/

Vi ricordiamo che per assistere agli spettacoli 𝗦𝗜 𝗥𝗘𝗡𝗗𝗘 𝗡𝗘𝗖𝗘𝗦𝗦𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗜𝗟 𝗚𝗥𝗘𝗘𝗡 𝗣𝗔𝗦𝗦 (Certificazione verde Covid 19) 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝟭𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶

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LABORATORIO PERMANENTE DI TEATRO SOCIALE: SCRIVIAMOCI

L’esperienza sul palco del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale si è dovuta fermare da marzo ma continua raccontandosi negli incontri del sabato, nelle modalità consentite, in un nuovo progetto con l’obiettivo di una pubblicazione che vuole testimoniare l’esperienza di inclusione attraverso il teatro, da parte delle attrici e degli attori e da parte dei familiari e degli operatori teatrali, delle direzioni artistiche che hanno ospitato gli spettacoli, da parte degli spettatori e degli operatori sociali che seguono alcuni dei nostri attori.

Ognuno con la sua voce, la sua scrittura, la sua sensibilità, racconta agli altri cosa è il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale.

La lontananza ci fa stringere intorno all’affetto che popola il Laboratorio di infinite possibilità…

…tutto bello, ma ci mancano le merende delle 17:00!

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INVITO A TEATRO: 15/02/2020 LA ROMANINA con ANNA MEACCI

Può una storia far ridere, sorridere, commuovere e indignare insieme? Sì, certamente.

Sabato 15 Febbraio, alle ore 21,15 il Teatro di Bucine porta sul palco una storia emozionante e delicata, quella di una transessuale, di un uomo che si sentiva donna e viveva da donna, nella Firenze della seconda metà del Novecento e che a un certo punto della propria esistenza ha avuto il coraggio e la determinazione di trasformare il suo status anagrafico, affrontando anche il confino in un piccolo paese della provincia di Foggia.

ANNA MEACCI è l’appassionata, straordinaria ed ironica interprete della storia di Romina Cecconi, nata Romano; il puzzle di un’esperienza continuamente oscillante tra dolore e sospensione del dolore, tra sconforto ed entusiasmo, tra sconfitte e rivincite fin quando, finalmente, poté ritirare un nuovo documento, una carta di identità con una “F” scritta accanto alla voce “sesso”. Il tribunale di Lucca dette validità legale a un desiderio che per decenni aveva lottato contro un’Italia bigotta e impreparata, contro un corpo che non corrispondeva a come la mente avrebbe voluto vederlo.

Uno spettacolo tenero, comico e pieno di speranze libertarie, che spinge lo spettatore ad andare oltre le apparenze, per non dimenticare il valore del rispetto delle differenze, contro ogni discriminazione.

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INVITO A TEATRO: 27/01/2020 GIORNATA DELLA MEMORIA – IL POPOLO PERFETTO

Dopo il meritato successo di Modigliani del 18/01/2020, la stagione del Teatro Comunale di Bucine prosegue con l’ultima produzione di DIESIS TEATRANGO

IL POPOLO PERFETTO Uno sguardo contemporaneo verso la persecuzione programmata dai nazisti sulle persone più fragili “vite indegne di essere vissute”: malati psichiatrici, persone disabili, borderlaine, outsider.

La scrittura drammaturgica è stata creata e sviluppata durante il laboratorio di teatro sociale che Diesis Teatrango svolge in maniera permanente dal 2006. Parte da un episodio di memoria storica: il programma Aktion T4, voluto da Hitler per realizzare l’idea di un “popolo perfetto”, una persecuzione delle “diversità” al fine di preservare la pura razza ariana. Grazie alla creazione artistica questo evento emblematico viene restituito alla contemporaneità quale riflessione su un reale che perpetua violenze analoghe, benché più sottili e nascoste. Lo spettacolo, attraverso l’espressione autentica dei protagonisti, “ Se fossi vissuta in quel periodo mi avrebbero uccisa….”; racconta la fragilità testimoniandone diritto di presenza, elevandola alla sua elegiaca bellezza. I diversi sono fiori da proteggere, da coltivare, da osservare nella armonia delle loro differenze. E’ un’ opera collettiva scritta dagli attori stessi, una drammaturgia/ viaggio che parte dal corpo e dalle parole dei protagonisti, esprime il valore autentico di un’intimità comunitaria.

Lo spettacolo restituisce un pensiero nudo sulla ferocia e sulla vitalità di un mondo che vuole difendere il diritto alla propria umanità. La performance, di forte impatto emotivo, travolge lo spettatore in un viaggio unico e straordinario nel quale ognuno può riconoscersi.

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IL POPOLO PERFETTO va ai teatri – Laboratorio Permanente di Teatro Sociale

Ogni spettacolo che si costruisce con il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale è una gioia, ovvero una felicità immensa e un piccolo e grande gioiello. Vedere uno spettacolo crescere da dentro è emozionante, specialmente quando si parla delle nostre minoranze silenziose che, in nome della diversità che le ha rese minoranze, subiscono violenze inaudite da parte della maggioranza. Una maggioranza che ha eliminato la minoranza per diventare unica detentrice di diritti.

Il programma Aktion T4 che, piegando la verità scientifica alla follia umana, ha definito chi dovesse vivere e chi no, per eliminare dalla Germania le diversità fisiche e psichiche fece fuori malati mentali, handicappati, antisociali (tra cui furono inserite le lesbiche), vittime spesso dimenticate della violenza nazista. Insieme a rom e sinti, ebrei, omosessuali e transessuali, detenuti politici, Testimoni di Geova e criminali comuni, la necessità di pulizia sociale nazista, eliminò anche persone deboli e indifese, troppo deboli fisicamente o mentalmente per essere IL POPOLO PERFETTO.

Porteremo lo spettacolo nella versione di fine anno laboratoriale al Teatro alla Misericordia a San Sepolcro il 19/12/2019, a Bucine il 27/01/2020 – Giornata della Memoria, ad Arezzo al Circolo Aurora il 25/04/2020

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TEATRO DI BUCINE – LA STAGIONE 2019/20

Una stagione che ruota intorno alle arti, musica, poesia, prosa, pittura e scultura. Il teatro come fucina in cui si fondono i metalli nobili della cultura per dare origine a preziosi gioielli: non può essere altrimenti, visti i nostri ospiti!

Anticipata dal primo studio per il delicato, commovente e onirico L’ECO DELLA FALENA, liberamente ispirato alla vita ed opere di Virginia Woolf, della Compagnia Cantiere Artaud, in residenza artistica presso il Teatro di Bucine, dal 23/11/2019 parte la nuova stagione, ricca di appuntamenti per tutti, grandi e piccini, che vi ricorderemo qui e su Facebook alla nostra pagina diesis.teatrale e teatro.dibucinear

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Il rischio della scena, i linguaggi artistici per la scrittura e la messa in scena di drammaturgie inclusive

a cura di Diesis Teatrango

edizione 2019 27/29 settembre 2019

Centro Interculturale Don Giuseppe Torelli, San Pancrazio – Bucine (AR) Teatro Comunale di Bucine

All’interno del Progetto IL RISCHIO DELLA SCENA si realizza il “Cantiere di Arte e Pedagogia”,  seminario residenziale, tre giornate di studio finalizzate alla realizzazione di una drammaturgia inclusiva, “contenitore di segni narrativi e scenici integrati fra linguaggi e persone”

Promuovono e partecipano al “Cantiere di Arte e Pedagogia” quattro compagnie toscane con i loro artisti e formatori: Diesis Teatrango ( Arezzo), Chille della Balanza ( Firenze), Laboratori Permanenti (Sansepolcro),  Associazione Olifante (Pisa).

Diesis Teatrango elaborerà il materiale delle tre giornate di lavoro, attraverso una successiva Residenza Artistica per tre giovani attori, musicisti, performer, individuati con modalità definite dalle compagnie aderenti all’equipe di lavoro. La residenza avrà come obiettivo la produzione di una performance con uno o più attori con disabilità che possa circuitare nella scena pubblica a partire dai soggetti promotori del progetto.

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06/09/2019 – IL SILENZIO DI TANTE VOCI – ore 21:00

San Salvi – Firenze

A San Salvi, nello spazio teatrale degli amici di Chille della Balanza a Firenze, in un luogo che ha visto la detenzione di persone “non conformi” e “diverse” fino alla loro liberazione successiva alla Legge Basaglia, in un luogo permeato di inclusione e rispetto come è naturalmente il teatro, Diesis Teatrango porterà in scena nella rassegna STORIE DIFFERENTI lo spettacolo IL SILENZIO DI TANTE VOCI, un racconto sui luoghi comuni sugli immigrati, persone “diverse”, stranieri,

Straniero, ciò che appartiene ad un altro, ciò che non si riconosce come proprio.

“Narciso, specchiandosi nello stagno, si innamorò della propria immagine, rifiutando tutto ciò che lo circondava, rinchiudendosi nella propria immagine… Ciò che restava fuori costituiva una minaccia per la sua bellezza e il suo innamoramento di sé…”

Lo spettacolo nasce dall’esperienza del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale del 2016 sulle tematiche dell’intercultura e della integrazione sociale di persone straniere. La performance mette a fuoco alcune situazioni e luoghi comuni che maggiormente caratterizzano la condizione di chi lascia o è costretto a lasciare il proprio paese, fra dramma e speranza. Costruisce un racconto che si fa specchio di eventi, pregiudizi, immagini e rappresentazioni di una realtà. Parlare per luoghi comuni fa parte della nostra quotidianità, è un tentativo di dare e darci risposte senza rapportarci agli altri, non ci consente però di andare oltre, di vedere che ci potrebbe essere altro, un altro che non conosciamo. Uno spettacolo per scoprire quanti -ismi si nascondono in ognuno di noi e portarli coscientemente alla luce per combatterli, per combattere la paura che ci lega al luogo comune, per aprirci e rendere inclusiva la nostra esistenza e poi la comunità, perché non c’è altra strada per la convivenza serena e rispettosa l’uno dell’altro.