La Rete interregionalePortraits on stage è lieta di promuovere per la terza edizione il Bando di residenza Portraits On Stage 2023 per giovani compagnie o artisti under 35, volto al sostegno di progetti artistici inediti di spettacolo dal vivo declinanti il tema dell’arte figurativa.
Ai vincitori – nel numero minimo di tre – verrà offerta la possibilità di sviluppare il proprio progetto attraverso l’assegnazione di una o più residenze artistiche nelle sedi messe a disposizione dai promotori: Laboratori Permanenti (Sansepolcro – AR) – Settimo Cielo (Arsoli – RM), Teatri d’Imbarco (Firenze), Diesis Teatrango (Bucine – AR). Scadenza candidature 20 giugno 2023.
RETE PORTRAITS ON STAGE
La rete interregionale Portraits on Stage nasce dalla messa a confronto delle esperienze di compagnie teatrali e titolari di residenze artistiche che, spesso in collaborazione con Musei, Gallerie d’Arte, Accademie e siti culturali dei territori di riferimento, hanno dato vita a festival, produzioni e progetti culturali che mettono in primo piano il legame esistente tra Arte Drammatica e Arte Visiva. Sentendo la necessità di ampliare i propri orizzonti e di inglobare nella programmazione lavori di giovani realtà dedicati allo stesso tema, la rete promuove azioni di ricerca e di scouting sul territorio nazionale e internazionale.
A questo scopo nasce nel 2021 il Bando Portraits on Stage che intende promuovere e sostenere nuove progettualità attraverso ospitalità in residenza.
Proseguono le Residenze Artistiche, mai come quest’anno incentrate su tematiche impellenti, importanti, di cui il teatro, come voce potente, totale, rivolta a tutt*, si fa portavoce. Il teatro come amplificatore di quello che più “alto” abbiamo tutt* nell’anima (o altrove, se non crediamo all’anima, ma c’è, fosse “solo” empatia e compassione!)
Diesis Teatrango, chiamata da Archè Teatro per il Festival IL TEATRO NON SI RASSEGNA, si è innamorata di questo progetto ed è lieta di ospitare I PESCI https://ipesci.wordpress.com/nel Teatro Comunale di Bucine.
Si presentano così e ci raccontano il loro lavoro:
Siamo un giovane collettivo artistico indipendente che lavora sul territorio nazionale, la nostra base è Napoli e sviluppiamo i nostri lavori in collaborazione con l’Ex-asilo Filangieri, al centro storico di Napoli, un centro sociale occupato che ci offre i suoi spazi per permettere le nostre ricerche artistiche. Questo lavoro vede protagonisti Antonio Stoccuto, autore e regista dell’opera, Fiorenzo Madonna, Damiano Rossi e Emma La Marca, tecnico luci e assistente alla regia. La residenza a Bucine è giunta a seguito di una selezione al festival “Il teatro non si rassegna” presentato da Archè teatro, e alla scelta di ospitare e supportare la creazione da parte di Diesis Teatrango Soc. Coop. La residenza a Bucine figura il nostro ultimo passo nella finalizzazione dell’opera “Muti come pesci”. Per la distribuzione teatrale di questo lavoro e il debutto siamo a lavoro, ma non possiamo ancora dare nessuna informazione certa a riguardo.
“Muti come pesci” è un’opera originale in atto unico. È il secondo capitolo di una trilogia dedicata all’invisibile. Il progetto nasce dalla necessità dell’autore di indagare la zona di realtà invisibile che accompagna gli umani nel passaggio tra la vita e la morte. È uno studio su quanto gli umani possano essere vivi nell’invisibile e morti nel visibile. Il lavoro racconta dell’esperienza finale di vita di un bambino di dodici anni. I personaggi si presentano come pesci per poi giungere alla consapevolezza di ciò che sono. Marmora è in fin di vita ed è solo in mare aperto, dopo che il barcone sul quale viaggiava, partito dalla Libia, è affondato. A seguito della perdita di sensi si figura Armuro come compagno di viaggio, amico immaginario che lo porterà a raggiungere la meta. Nessuno può aiutarlo, l’unica cosa che resta è di accettare l’inevitabile destino della morte e accoglierla. È una vittima del naufragio accaduto nel 2013 al largo del canale di Sicilia. Il barcone partito dalla Libia è rovesciato e in mare galleggiano 268 corpi umani. Nessuno li ha salvati nonostante le loro continue richieste d’aiuto alla capitaneria di porto italiana e a quella maltese. Le due figure iconiche portano con sé ognuna il proprio vissuto, un’esperienza non ripetibile da nessun altro, che si scontra con la fine e si decompone lentamente sino a scomparire; come quando Derrida avverte: “Quando muore una persona, con lei scompare anche tutto un mondo”. Il protagonista viene condotto da Armuro all’elaborazione del lutto personale ed accogliere gli eventi deprecabili della sua vita, lasciando solo al sentire una vera risposta, che regna per sempre sovrana oltre il tempo e lo spazio. L’urgenza di parlare oggi di questa tematica è un bisogno, un dovere, una denuncia che non può esimere nessun umano
Siamo partiti dalla stesura di una prima bozza di drammaturgia, ma praticando anche scrittura di scena il testo è stato ed è ancora in continua evoluzione. La nostra modalità nel fare teatro si fonda sull’azione fisica, sul gesto, sullo studio del corpo; l’azione fa nascere la parola e non viceversa. L’improvvisazione è un importante fucina per dare corpo e fiato alla creazione e quindi con assoluta certezza abbiamo praticato quest’arte. Ci sono state due fasi in cui potremmo dividere lo sviluppo del lavoro, una prima fase è stata presentata al festival dal quale poi è derivata la selezione alla residenza a Bucine, durante la quale il lavoro è stato articolato in una direzione che potrebbe avvicinarsi come immaginario al teatro-danza; e una seconda fase che ha visto l’innesto nel lavoro dei tessuti. L’utilizzo di questo attrezzo ha aperto una nuova ricerca che ha ampliato ciò che prima era stato creato e ci sta accompagnando ad una nuova pratica di messa in scena che tiene in riferimento la drammaturgia che continua ad evolversi ma fonda sull’improvvisazione il motore vivo dell’opera. Ogni lavoro è una creazione unica, e in quanto tale i processi creativi variano sempre, in base al collettivo di riferimento all’opera; considerando che non esiste una modalità migliore di un’altra per creare un’opera, se bisogna dire di un approccio che in genere usiamo forse semplicemente è l’ascolto, quello di se stessi e dei compagni di scena, e se c’è questo ascolto che sia un approccio basato sulla drammaturgia o sull’improvvisazione poco cambia, l’importante è che si senta qualcosa per cui valga la pena bruciare
Il lavoro è un impegno costante, come un qualcosa che inizia e non smette sia durante l’attività che il riposo. Essendo un lavoro molto fisico oltre alle prove c’è una preparazione atletica ed un allenamento continuo. Le prove sono un continuo immergersi in se stessi e nell’altro e un costante concedersi; essere aperti nel mondo. Praticare tutto ciò significa avere un dispendio di forze sia emotivamente che fisicamente e indubbiamente dopo le sessioni di prove la fatica si avverte. Tutti i membri del collettivo artistico sono umani che hanno scelto di fare questo mestiere per un bisogno, una necessità, una vocazione e quindi il fatto stesso di farlo dona forza, ma non solo mi sento di aggiungere dona colori e suoni e forme alla vita stessa. Per ogni lavoro le energie si perdono sempre e si trovano anche, è come la vita, si perde costantemente qualcosa e non c’è nulla da fare, ma accogliere queste costanti perdite, questo lasciare andare, crea lo spazio necessario per riempirsi di altro, di tutto ciò che il lavoro/la vita ci dona e continuare il proprio viaggio
Come non condividere ogni singola parola?
Come non confidare, stanti le premesse, che l’esito finale di questo spettacolo sia “intenso, bello, coinvolgente, emozionante, commovente” come lo studio che abbiamo avuto il privilegio di visionare?
L’argomento è IMPORTANTE, FONDAMENTALE, perché la violenza, che strappa l’anima, la dignità, NOI dobbiamo sconfiggerla, partendo anche da una rappresentazione teatrale, che ci mostra cosa accade nelle vite nascoste di chi subisce la violenza.
SCELTI I FINALISTI DEL BANDO PORTRAITS ON STAGE 2022
Sono stati resi noti i vincitori della seconda edizione del Bando Portraits on Stage, rivolto a progetti di spettacolo dal vivo dedicati al tema dell’arte figurativa ed elaborati da artisti o gruppi under 35
Il Bando Portraits on stage, giunto alla seconda edizione, si è chiuso lo scorso 10 marzo e ha visto una grande partecipazione con l’invio di numerosi progetti: sono circa 40 le proposte arrivate da giovani artisti e gruppi provenienti da tutta Italia che hanno presentato i loro studi inerenti il tema dell’arte. I promotori, soddisfatti dell’alta qualità delle proposte arrivate, hanno selezionato tre vincitori:
– Progetto COLOREINFERNO: artisti spezzati dalla Grande Guerra del duo Fossick Project Per l’originalità della proposta, per la ricerca messa in campo, per le risonanze del tema nel contemporaneo, per la particolare tecnica indicata per la realizzazione dello storytelling, di cui si intuisce la capacità evocativa.
– Progetto Lo facevo anch’io della Compagnia Dittico Elalù Per aver immaginato di poter dare una risposta ironica, divertente, leggera e non saccente, a una delle frasi più stupide e nefaste che ancora accompagnano l’Arte Contemporanea. Un modo brillante per affrancarci (noi e il pubblico) dai luoghi comuni. Un promettente gioco scenico contro la banalità “
– Progetto Sinopiadi Marco Pergallini e Maria Stella PitarresiPer la scelta di sviluppare un tema particolare attraverso il movimento, il corpo e lo spazio. Un gioco di intesa e di ricerca di unisono e ripetizione che va sempre più ad approfondire il concetto di principio, di “prima volta”. Due corpi insieme come inizio biblico di un’umanità, partendo dall’ispirazione di Masaccio e esplorando in modo nuovo.
Sono state individuati altresì due progetti meritevoli di menzione per l’originalità del linguaggio usato e la creatività del progetto proposto.
MENZIONI SPECIALI·
Progetto Purgatori del Collettivo Est: Per l’originalità del linguaggio, contemporaneamente ironico e profondo e per la messa in gioco su un tema di difficile sviluppo come quello della pandemia, messo in relazione con i testi e le immagini del purgatorio di Dante in chiave nuova e attuale.
·Progetto Piccolo uomo grande mondo di Tommaso Lombardo: Per la cura nella ricerca, partendo dal racconto di se stesso arrivando a toccare tematiche comuni e per la scelta drammaturgica accompagnata dalla narrazione di immagini che seguono fluidamente l’evoluzione del protagonista, passando per molteplici forme artistiche da Salvador Dalì alla street art.
Il bando è alla sua seconda edizione ed è promosso dalla Rete Interregionale Portraits on Stage, nata dalla messa a confronto di esperienze di compagnie teatrali e titolari di residenze artistiche che, spesso in collaborazione con Musei, Gallerie d’Arte, Accademie e siti culturali dei territori di riferimento, hanno dato vita a festival, produzioni, progetti articolati che mettono in primo piano il legame esistente tra Arte Drammatica e Arte Visiva.
Il Bando nasce dalla necessità sentita dai promotori di ampliare i propri orizzonti e di inglobare, nella programmazione delle loro iniziative, lavori di giovani realtà dedicati a questo particolare tema, quale sincera azione di ricerca e di scouting sul territorio nazionale.
Ai vincitori verrà offerta la possibilità di sviluppare il loro progetto attraverso l’assegnazione di una residenza, della durata minima di 7 giorni per un massimo di 15, nelle sedi messe a disposizione dai promotori:
Consultatelo e venite a teatro, vi abbiamo preparato una stagione ricca di emozioni
Grandissime e grandissimi del teatro e della musica, progetti nuovi, teatro danza e molto altro, perché l’arte e la cultura si godono anche seduti a teatro, immersi nelle suggestioni che stimolano l’anima e le riflessioni.
La cultura, snodo della civiltà e della crescita di una popolazione nel rispetto l’uno dell’altro.
Cultura che si nutre di ascolto prima che di giudizi.
Appuntamenti in cui il teatro diventa luogo di studio e lavoro per compagnie, attrici, attori, tecnici; uno spazio disponibile e aperto nel panorama regionale e nazionale. La residenza offre ospitalità a tutti quegli artisti che desiderano dedicarsi o condividere un proprio progetto, offre uno spazio creativo di lavoro e di scambio reciproco con un territorio e sostiene, inoltre, il lavoro stesso degli artisti.
Dopo il meraviglioso esito della Residenza di Laboratori Permanenti,
Diesis Teatrango Vi offre un doppio appuntamento!
Nell’ambito della Giornata nazionale dello Spettacolo, domenica 24 ottobre, anteprima della nuova stagione che partirà a novembre!
– Alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳:00 verrà presentato al pubblico l’esito dello studio per la messa in scena di “𝗟𝗶𝗸𝗲, 𝗟𝗼𝘃𝗲, 𝗟𝗶𝗸𝗲!” della compagnia 𝗖𝗘𝗥𝗖𝗔𝗠𝗢𝗡𝗗
– Alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴:00 vi attende il concerto del musicista-cantautore 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗢 𝗥𝗘𝗜𝗡𝗔
La 𝑪𝑶𝑴𝑷𝑨𝑮𝑵𝑰𝑨 𝑪𝑬𝑹𝑪𝑨𝑴𝑶𝑵𝑫 di Napoli, dal 18 al 24 Ottobre con il progetto “𝗟𝗶𝗸𝗲, 𝗟𝗼𝘃𝗲, 𝗟𝗶𝗸𝗲!” Cercamond Compagnia Teatrale è tra i vincitori della prima edizione del Bando Portraits on stage rivolto a progetti di spettacolo dal vivo dedicati al tema dell’arte figurativa ed elaborati da artisti o gruppi under 35. Maggiori informazioni su questa compagnia e il loro progetto sono contenute in questo articolo
Libero è un cantautore che vive e crea la sua musica in Sicilia, ed è un polistrumentista: suona chitarra, mandolino, bouzouki, armonica, didgeridoo, Setar, theremin, handpan, synth e fiati elettronici. Ha elaborato il suo primo disco in un periodo di studio proprio al Teatro di Bucine.
Il suo sound ha radici etniche e folk, che poi sbocciano in electro-pop e scrive i suoi testi in siciliano e italiano. Collabora e pubblica con diverse etichette italiane, come Snowball Music Group (Milano) e Layell Label (Napoli).
RICORDIAMO che con le disposizioni previste dal Decreto-legge del 23 luglio 2021, n. 105 sulle “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, per l’accesso ai locali del Teatro 𝗦𝗜 𝗥𝗘𝗡𝗗𝗘 𝗡𝗘𝗖𝗘𝗦𝗦𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗜𝗟 𝗚𝗥𝗘𝗘𝗡 𝗣𝗔𝗦𝗦 (Certificazione verde Covid 19) 𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝟭𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶 oppure esito negativo di un tampone effettuato massimo 48 ore prima dell’evento.
SCALDIAMO I MOTORI, IL TEATRO DI BUCINE RIPARTE CON LA STAGIONE ESTIVA
Finalmente si torna a condividere cultura e socialità. Vogliamo che gli spettacoli siano sempre più delle esperienze collettive, quasi dei riti che nella dimensione del gioco teatrale, di una musica, di una storia, della bellezza consentano alle persone di esprimere e condividere valori e di immaginare non solo una ripartenza ma nuove possibilità per stare insieme e nutrirsi della prossimità degli altri. Il programma del Teatro di Bucine, diretto da Diesis Teatrango è ricco di storie e racconti per un pubblico di adulti, ragazzi, bambini, di proposte che toccano temi pungenti come della leggerezza dell’ironia, della bellezza coinvolgente della musica, dei sapori e delle suggestioni di racconti antichi; una comunità di artisti, attori, collaboratori, tecnici con cui condividiamo il desiderio di essere comunità insieme al pubblico.
Seguiteci nelle nostre pagine social per tutta la programmazione completa!
Nel frattempo segnatevi questa data: DOMENICA 6 GIUGNO 2021 ORE 17:30 si torna a teatro (DENTRO!) con “LETTERA A UNA PROFESSORESSA”, il libro scritto da Don Lorenzo Milani e dai suoi alunni a Barbiana, piccola parrocchia nel Mugello, diventata simbolo e stimolo per una riflessione/rivoluzione nei modelli scolastici.
In scena CHILLE DELLA BALANZA nell’interpretazione e rilettura di Claudio Ascoli.
info@diesisteatrango.it
cell. 371 4130749
E POI….
Venerdì 18 giugno – ore 21:00
Compagnia DIESIS TEATRANGO
E DANTE DISSE, “ALL’INFERNO ULISSE” – per ragazzi e famiglie
…alla consolle, DJ Virgilio
In occasione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta fiorentino, una lettura teatrale per ragazzi e famiglie del XXVI canto dell’Inferno…l’incontro fra Dante e Virgilio in uno studio radiofonico!!
E prima dello spettacolo una gara poetica di improvvisazione in endecasillabo per ragazzi, con il tifo e il sostegno dei genitori, familiari, accompagnatori, ecc…
Di e con: Filippo Mugnai, Claudio Fuccini
Per i bambini e ragazzi, fascia di età indicata: da 11 anni
Domenica 4 luglio – ore 21:00
Compagnia SEMIVOLANTI
IL PARADISO AL PRIMO PIANO
Con: Tommaso Casarotto, Tatiana Zongo, Luigi Petrolini, Daniele Tamberi, Eva Malacarne
Regia audio e luci Elfland Studio
Drammaturgia e regia: Eva Malacarne
Alina e Sofia, due donne con storie e provenienze diverse: una prostituta albanese ormai vicina ai 50 anni, da anni in Italia e una prostituta nigeriana vittima della tratta.
Per una serie di eventi le due donne sono costrette ad una convivenza forzata che causa conflitti, insofferenze, situazioni tragicomiche in cui si evidenziano nel quotidiano le difficoltà dell’integrazione e al tempo stesso una paradossale ‘guerra tra poveri’.
Il Paradiso al primo piano è uno spazio di umanità sommersa e vera, un luogo di amore, desiderio, rabbia e riscatto.
Venerdì 9 luglio – ore 21:00
Compagnia CANTIERE ARTAUD
PERIFERIE DANTESCHE
“Che la dritta via era smarrita”
Un viaggio nel linguaggio e nelle suggestioni dell’Inferno dantesco, dove la lettura e il teatro saranno accompagnati dalla musica dal vivo e da alcune incursione di danza.
Durante ogni serata (della durata di 50 minuti circa ciascuna) andranno in scena due attori/attrici,
un/una musicista e una danzatrice.
Verranno interpretati nove canti che avranno come tema chiave il viaggio, l’amore o la guerra:
i canti I, III, V, XXI, XXII dell’Inferno; i canti XXXII, XXXIII, XXXIV dell’Inferno e il canto I del Purgatorio.
Progetto e regia a cura di Ciro Gallorano
Venerdì 16 luglio – ore 21:00
Le DE SODA SISTERS
Trio popolare Agrifolk
Benedetta Pallesi, Veronica Bigontina e Lisa Santinelli
Le Dè Soda Sisters nascono a Rosignano Solvay nel febbraio del 2011. Il nome del gruppo è un ironico omaggio proprio a ciò che caratterizza Rosignano Solvay: il bicarbonato e le sue spiagge bianche.
Il gruppo musicale, tutto al femminile, fra modi di fare e di dire della provincia di Livorno e di quella di Firenze, predilige spazi scenici contenuti per stringersi al pubblico e farlo sentire parte integrante del concerto. Un vasto repertorio di vecchie canzoni anarchiche e popolari, appartenenti alla tradizione toscana e del sud Italia. Stornelli da osteria, filastrocche rivoltose, serenate d’amore, canti di lotta e melodie del passato. Una chitarra, un mandolino, una cigar box, le voci e strumenti percussivi ricavati da cucchiai, grattugie e tamburelli.
Venerdì 23 e Sabato 24 luglio – ore 21:00
LORENZO BAGLIONI
In “LORENZO BAGLIONI SHOW”
Lorenzo Baglioni torna a calcare il palco dei teatri d’Italia con una QUASI inedita formazione “duo”, al fianco di Damiano Sardi, già protagonista nel progetto “BELLA, PROF!” (legato al disco prodotto da SONY Music e all’omonimo programma di SKY UNO).
Tra congiuntivi e polinomi da scomporre, tra ossidoriduzioni e leggi di Keplero, verranno eseguiti QUASItutti i brani del disco “BELLA, PROF!”. E poi le canzoni e gli stornelli che hanno reso celebre Lorenzo sul web, i cui video hanno totalizzato (tra Facebook e YouTube) milioni di visualizzazioni.
Musica e … anche tante risate ed emozioni per una serata TUTTAda raccontare!
Ci si può emozionare con una “consecutio temporum” e ridere a crepapelle alla ricerca del Bosone di Higgs: parola di Lorenzo Baglioni!
Venerdì 30 luglio – ore 21:00
LIBERO ARBITRIOnote erranti dal meridione d’Italia verso l’Irlanda
Massimo Giuntini musicista aretino dal cuore celtico e Silvio Trotta “musicante” molisano immerso nei suoni popolari del sud uniscono la loro passione per la musica in una ricerca originale di continuità tra le pieghe multiple del mondo poliedrico del folk. I suoni vibranti delle uilleann pipes irlandesi si sposano con le corde intrise di tradizione italiana e strutturano un repertorio che testimonia la possibilità di superare i confini geografici in un incontro naturale tra le culture. I due artisti fondono le loro esperienze con spirito libero, rileggendo la tradizione del sud e quella celtica in un amalgama di suoni e colori impastati di voglia di musica.
Venerdì 6 agosto – ore 21:00
Compagnia ILINX TEATRO – per ragazzi e famiglie
Shakespeare in Socks
Tutte le opere di Shakespeare condensate in dei calzini (al posto dei personaggi)
Imbonitori di strada, maghi viandanti, ciarlatani illusionisti, che si muovono di piazza in piazza con il loro carrozzone offrendo meraviglie. È così che si presentano al pubblico il mesmerico Mr. Doublepee e la misteriosa Miss Pickles, mentre allestiscono la scena e avvisano gli spettatori che stanno per assistere ad uno show eccezionale, straordinario: tutto il teatro di William Shakespeare in meno di 60 minuti, con un esercito di calzini e un grande stendibiancheria. Ma da soli non potrebbero mai farcela e allora si rende necessario il coinvolgimento del pubblico e se le normative Covid non lo permetteranno…i due maghi viandanti proveranno a farcela da soli!!
Drammaturgia e regia: Nicola Castelli Con: Luca Marchiori, Barbara Mattavelli (Vincitrice Premio UBU 2016 con lo spettacolo Santa Estasi, regia di Antonio Latella)
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Posti limitati –Necessaria prenotazione
Ingresso €8 ridotto bambini (5-12 anni) €5
possibili pagamenti contactless alla cassa
è possibile portare un proprio cuscino per lesedute
Il viaggio di Ulisse è un viaggio esistenziale; le sue avventure, gli incontri con le alterità, con l’ignoto, con la morte e le sorprese della vita, non sono semplici avventure ma conducono alla ricerca di un proprio “luogo” e di una propria “terra”, la petrosa Itaca! Un viaggio nelle profondità, nelle suggestioni dell’incontro e un viaggio dentro se stessi. Un viaggio che affascina grandi e piccoli, esperienze e scoperte della vita da compiere malgrado le paure.
Mercoledì 23 giugno – ore 21:00
IL CONCILIO DEGLI DEI…Raccontami o musa
Con: Moreno Betti
Azione performativa della Scuola di Teatro con: Rosanna Codolo, Ticienne Costa, Samuele Fabbri, Claudio Fuccini, Anna Rossi, Daniela Vanni
Mercoledì 30 giugno – ore 21:00
LA ZATTERA DI ODISSEO
Con: Alessio Martinoli
Sabato 3 luglio, ore 11:00
IL CICLOPE POLIFEMO
Con: Giampiero Bigazzi
Musiche dal vivo: Orio Odori
Sabato 17 luglio, ore 11:00
Da EOLO RE DEI VENTI, alla MAGA CIRCE
Con: Matteo Pecorini
Mercoledì 21 luglio – ore 21:00
L’EVOCAZIONE DEI MORTI, l’incontro con la madre
Con: Anna Meacci
Musiche dal vivo: Silvio Trotta
Mercoledì 4 agosto – ore 21:00
A Itaca: TELEMACO RICONOSCE ODISSEO
Con: Mirko Angelo Castaldo
Mercoledì 25 agosto – ore 21:00
Ad Itaca: PENELOPE E ODISSEO
Con: Ciro Gallorano, Sara Bonci
Mercoledì 1 settembre – ore 21:00
Ad Itaca: LA GARA DELL’ARCO
Con: Chiara Cappelli
Mercoledì 15 settembre – ore 21:00
Ad Itaca: PENELOPE RICONOSCE ODISSEO
Con: Caterina Casini
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Posti limitati –Necessaria prenotazione
Ingresso unico €2
possibili pagamenti contactless alla cassa
è possibile portare un proprio cuscino per lesedute
Dopo il meritato successo di Modigliani del 18/01/2020, la stagione del Teatro Comunale di Bucine prosegue con l’ultima produzione di DIESIS TEATRANGO
IL POPOLO PERFETTO Uno sguardo contemporaneo verso la persecuzione programmata dai nazisti sulle persone più fragili “vite indegne di essere vissute”: malati psichiatrici, persone disabili, borderlaine, outsider.
La scrittura drammaturgica è stata creata e sviluppata durante il laboratorio di teatro sociale che Diesis Teatrango svolge in maniera permanente dal 2006. Parte da un episodio di memoria storica: il programma Aktion T4, voluto da Hitler per realizzare l’idea di un “popolo perfetto”, una persecuzione delle “diversità” al fine di preservare la pura razza ariana. Grazie alla creazione artistica questo evento emblematico viene restituito alla contemporaneità quale riflessione su un reale che perpetua violenze analoghe, benché più sottili e nascoste. Lo spettacolo, attraverso l’espressione autentica dei protagonisti, “ Se fossi vissuta in quel periodo mi avrebbero uccisa….”; racconta la fragilità testimoniandone diritto di presenza, elevandola alla sua elegiaca bellezza. I diversi sono fiori da proteggere, da coltivare, da osservare nella armonia delle loro differenze. E’ un’ opera collettiva scritta dagli attori stessi, una drammaturgia/ viaggio che parte dal corpo e dalle parole dei protagonisti, esprime il valore autentico di un’intimità comunitaria.
Lo spettacolo restituisce un pensiero nudo sulla ferocia e sulla vitalità di un mondo che vuole difendere il diritto alla propria umanità. La performance, di forte impatto emotivo, travolge lo spettatore in un viaggio unico e straordinario nel quale ognuno può riconoscersi.
Una stagione che ruota intorno alle arti, musica, poesia, prosa, pittura e scultura. Il teatro come fucina in cui si fondono i metalli nobili della cultura per dare origine a preziosi gioielli: non può essere altrimenti, visti i nostri ospiti!
Anticipata dal primo studio per il delicato, commovente e onirico L’ECO DELLA FALENA, liberamente ispirato alla vita ed opere di Virginia Woolf, della Compagnia Cantiere Artaud, in residenza artistica presso il Teatro di Bucine, dal 23/11/2019 parte la nuova stagione, ricca di appuntamenti per tutti, grandi e piccini, che vi ricorderemo qui e su Facebook alla nostra pagina diesis.teatrale e teatro.dibucinear
Il teatro di Bucine è lieto di presentare L’ECO DELLA FALENA, spettacolo di Cantiere Artaud, progetto RESIDENZE ARTISTICHE, con il sostegno di MIBACT e SIAE (programma Per Chi Crea)
?’??? ????? ?????? è la prima tappa al termine della residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo, un primo studio di una ricerca sul concetto di tempo, inteso come ricordo, memoria felice dell’infanzia, memoria traumatica, che si fa assenza e mancanza. Un tempo che scorre e porta via le persone care, che invecchia ma cura anche il corpo, che trasforma le azioni in abitudine, che vorremmo possedere con violenza, gestire, ma che scivola dalle mani e si fa spesso paura del futuro in quanto ignoto. Figure esili, ispirate alla vita e alle opere di Virginia Woolf, si materializzano in scena mostrando la loro ferita più segreta e svelando la loro solitaria e tormentata bellezza. Nei suoi testi la scrittrice britannica entra spesso in conflitto con l’entità ????? e si confronta con questo elemento meschino che deteriora i suoi personaggi dal punto di vista emotivo e fisico: in “Gita al faro”, in “Mrs Dalloway”, in “Orlando”, ne “Le Onde”.
Dopo lo spettacolo avremo il piacere di conoscere e presentare un nuovo gruppo di spettatori nato “vicino” al Teatro di Bucine dal gruppo Stranilibri; con loro incontreremo e conosceremo meglio la compagnia Cantiere Artaud e il loro lavoro
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