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IL POPOLO PERFETTO va ai teatri – Laboratorio Permanente di Teatro Sociale

Ogni spettacolo che si costruisce con il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale è una gioia, ovvero una felicità immensa e un piccolo e grande gioiello. Vedere uno spettacolo crescere da dentro è emozionante, specialmente quando si parla delle nostre minoranze silenziose che, in nome della diversità che le ha rese minoranze, subiscono violenze inaudite da parte della maggioranza. Una maggioranza che ha eliminato la minoranza per diventare unica detentrice di diritti.

Il programma Aktion T4 che, piegando la verità scientifica alla follia umana, ha definito chi dovesse vivere e chi no, per eliminare dalla Germania le diversità fisiche e psichiche fece fuori malati mentali, handicappati, antisociali (tra cui furono inserite le lesbiche), vittime spesso dimenticate della violenza nazista. Insieme a rom e sinti, ebrei, omosessuali e transessuali, detenuti politici, Testimoni di Geova e criminali comuni, la necessità di pulizia sociale nazista, eliminò anche persone deboli e indifese, troppo deboli fisicamente o mentalmente per essere IL POPOLO PERFETTO.

Porteremo lo spettacolo nella versione di fine anno laboratoriale al Teatro alla Misericordia a San Sepolcro il 19/12/2019, a Bucine il 27/01/2020 – Giornata della Memoria, ad Arezzo al Circolo Aurora il 25/04/2020

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TEATRO DI BUCINE – LA STAGIONE 2019/20

Una stagione che ruota intorno alle arti, musica, poesia, prosa, pittura e scultura. Il teatro come fucina in cui si fondono i metalli nobili della cultura per dare origine a preziosi gioielli: non può essere altrimenti, visti i nostri ospiti!

Anticipata dal primo studio per il delicato, commovente e onirico L’ECO DELLA FALENA, liberamente ispirato alla vita ed opere di Virginia Woolf, della Compagnia Cantiere Artaud, in residenza artistica presso il Teatro di Bucine, dal 23/11/2019 parte la nuova stagione, ricca di appuntamenti per tutti, grandi e piccini, che vi ricorderemo qui e su Facebook alla nostra pagina diesis.teatrale e teatro.dibucinear

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Il rischio della scena, i linguaggi artistici per la scrittura e la messa in scena di drammaturgie inclusive

a cura di Diesis Teatrango

edizione 2019 27/29 settembre 2019

Centro Interculturale Don Giuseppe Torelli, San Pancrazio – Bucine (AR) Teatro Comunale di Bucine

All’interno del Progetto IL RISCHIO DELLA SCENA si realizza il “Cantiere di Arte e Pedagogia”,  seminario residenziale, tre giornate di studio finalizzate alla realizzazione di una drammaturgia inclusiva, “contenitore di segni narrativi e scenici integrati fra linguaggi e persone”

Promuovono e partecipano al “Cantiere di Arte e Pedagogia” quattro compagnie toscane con i loro artisti e formatori: Diesis Teatrango ( Arezzo), Chille della Balanza ( Firenze), Laboratori Permanenti (Sansepolcro),  Associazione Olifante (Pisa).

Diesis Teatrango elaborerà il materiale delle tre giornate di lavoro, attraverso una successiva Residenza Artistica per tre giovani attori, musicisti, performer, individuati con modalità definite dalle compagnie aderenti all’equipe di lavoro. La residenza avrà come obiettivo la produzione di una performance con uno o più attori con disabilità che possa circuitare nella scena pubblica a partire dai soggetti promotori del progetto.

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06/09/2019 – IL SILENZIO DI TANTE VOCI – ore 21:00

San Salvi – Firenze

A San Salvi, nello spazio teatrale degli amici di Chille della Balanza a Firenze, in un luogo che ha visto la detenzione di persone “non conformi” e “diverse” fino alla loro liberazione successiva alla Legge Basaglia, in un luogo permeato di inclusione e rispetto come è naturalmente il teatro, Diesis Teatrango porterà in scena nella rassegna STORIE DIFFERENTI lo spettacolo IL SILENZIO DI TANTE VOCI, un racconto sui luoghi comuni sugli immigrati, persone “diverse”, stranieri,

Straniero, ciò che appartiene ad un altro, ciò che non si riconosce come proprio.

“Narciso, specchiandosi nello stagno, si innamorò della propria immagine, rifiutando tutto ciò che lo circondava, rinchiudendosi nella propria immagine… Ciò che restava fuori costituiva una minaccia per la sua bellezza e il suo innamoramento di sé…”

Lo spettacolo nasce dall’esperienza del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale del 2016 sulle tematiche dell’intercultura e della integrazione sociale di persone straniere. La performance mette a fuoco alcune situazioni e luoghi comuni che maggiormente caratterizzano la condizione di chi lascia o è costretto a lasciare il proprio paese, fra dramma e speranza. Costruisce un racconto che si fa specchio di eventi, pregiudizi, immagini e rappresentazioni di una realtà. Parlare per luoghi comuni fa parte della nostra quotidianità, è un tentativo di dare e darci risposte senza rapportarci agli altri, non ci consente però di andare oltre, di vedere che ci potrebbe essere altro, un altro che non conosciamo. Uno spettacolo per scoprire quanti -ismi si nascondono in ognuno di noi e portarli coscientemente alla luce per combatterli, per combattere la paura che ci lega al luogo comune, per aprirci e rendere inclusiva la nostra esistenza e poi la comunità, perché non c’è altra strada per la convivenza serena e rispettosa l’uno dell’altro.

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30/07/19 IL POPOLO PERFETTO ore 21:30

qui le foto delle prove e dello spettacolo, a breve il video

Torna come tutte le estati nell’anfiteatro de LA GINESTRA FABBRICA DELLA CONOSCENZA di Montevarchi lo spettacolo di metà corso annuale del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale di Diesis Teatrango

“Il popolo perfetto” nasce dalle suggestioni e dalle riflessioni sul programma Aktion T4, programma prima di sterilizzazione e poi di eliminazione delle persone con disabilità fisica e psichica durante il Terzo Reich, che rivendica e persegue l’idea del “popolo perfetto” con la soppressione di coloro ritenuti “indegni di vivere” e la persecuzione delle diversità per liberare la razza ariana dalle impurità: persone disabili, folli, outsider, borderline. Era un piano diabolico o, come sostiene Arendt in LA BANALITA DEL MALE, non c’è niente di diabolico in certe azioni, per quanto terribili e “inumane”?

Cosa ha spinto a eliminare esseri umani diversi? Cosa ci spinge a dire che certe altre vite sono “indegne di essere vissute”? Quanto di questo atteggiamento e giudizio permane ancora? Quanto la spinta a una forma di perfezione ci allontana dal vivere pienamente una vita di relazione e confronto positivo con tutte e tutti, considerando indegni certi esseri umani?

In un contesto sociale dove ci viene continuamente richiesto di essere dei super, dei “perfettamente adeguati”, degli “standard“, il teatro permette ancora di raccontare “l’imperfezione”, “l’inadeguatezza”, “la fragilità”, la necessità e la bellezza di poter ancora agire creativamente per cercare strade nuove di relazione.

Con gli attori del Laboratorio Permanente di Teatro Sociale, con la partecipazione e il progetto musicale di Silvio Trotta, per la regia di Barbara Petrucci e Piero Cherici e la collaborazione di Massimo Currò, IL POPOLO PERFETTO, un momento di riflessione su quello che è stato e su quello che potrebbe essere la realtà quando si abbassano le difese dell’umanità contro l’inumanità.


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26/07/2019 – DON CHISCIOTTE AL TERZO TEMPO

PALAGALLI DI SAN GIOVANNI VALDARNO – ORE 21:30

Come se fosse la Mancha, Don Chisciotte attraversa imperterrito il Valdarno e da Montevarchi si sposta a San Giovanni Valdarno. Seguito da un sempre più perplesso Sancho Panza, da uno scrittore pieno di poesia e da figure oniriche, seguendo le sponde dell’Arno eccolo approdare al Terzo Tempo, circolo ARCI di San Giovanni Valdarno presso il Palagalli.

L’ingresso è gratuito, le Vostre presenze gradite….queridas precencias.