Appuntamento imperdibile sabato 18 febbraio al Teatro Comunale di Bucine.
Paolo Migone ci porta il suo DIARIO DI UN IMPERMEABILE, un racconto che scava nelle tasche e nella memoria, la memoria del nonno e la sua, nella condivisione di uno o due impermeabili condivisi, passati di generazione in generazione, perché gli abiti di una volta erano di buona fattura e duravano e si condividevano, si passavano, come la memoria.
Memoria che ci aiuta ad affrontare il presente, a viverlo più pienamente, a capirne il senso con la delicatezza che solo i ricordi riescono a portare.
Cosa aspettarci da un attore comico con un argomento così sensibile? Vi aspettiamo per scoprirlo insieme.
Un viaggio tra sonorità, narrazione, emozioni, fantasia e paure, misteri e classicità, che per sua natura è sempre moderna, svelando i più segreti arcani della psiche umana.
Lasciatevi affascinare, trascinati dal canto delle sirene nel mare Mediterraneo, nelle onde delle parole e dei canti omerici.
Con Barbara Petrucci, Piero Cherici e Filippo Mugnai, col canto e le musiche di Claudia Bombardella e Silvio Trotta, un viaggio che vi vorrà protagonisti.
La legge n.211 del 20/07/2000 definisce così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.[9]»
Noi vogliamo ricordare anche gli altri e le altre che furono annientati/e dalla follia nazista: Rom e Sinti, apolidi, omosessuali e transessuali, Testimoni di Geova, persone antisociali (asociali, tra cui donne lesbiche), malati, criminali comuni.
Non c’è e non ci sarà mai una ragione vera per uccidere qualcuno e questo lo vogliamo gridare sempre più forte, non c’è una ragione per isolare, emarginare, schiavizzare, umiliare, imprigionare, torturare nessuno.
Ognuno ha diritto di vivere e di vedere garantito il suo diritto a vivere nel rispetto della propria identità.
Per questo Vi invitiamo il 27/01/2023 al Teatro Comunale di Bucine
🔹𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟬:𝟬𝟬 – Compagnia Teatrale Diesis Teatrango presenta 𝐈𝐋 𝐏𝐎𝐏𝐎𝐋𝐎 𝐏𝐄𝐑𝐅𝐄𝐓𝐓𝐎, spettacolo prodotto con il Laboratorio Permanente di Teatro Sociale rivolto agli studenti ma aperto a tutto il pubblico.
🔹𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟭:𝟭𝟱 – 𝐕𝐄𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐌𝐎𝐑𝐈𝐀
Una serata di condivisione durante la quale si alterneranno sul palco letture, canzoni, poesie, musiche, pensieri, offerti da attori, artisti e spettatori per creare una veglia moderna e riflettere su fatti che hanno segnato la storia.
Con Compagnia Teatrale “La fraschetta”; Massi Fruchi, cantante e performer; Associazione culturale Paro Paro, Laura Testi e gli allievi della The music school; Laboratorio teatrale – Diesis Teatrango; Moreno Betti; Vanessa Torcasso; Andrea Roselletti; Marzia Franci e Michela Franci; Ettore Donzellini; Filodrammatica L’Antica Fraschetta-, collaborazione musicale Paolo Bruno
Chi lo desidera potrà partecipare anche dalla platea con un breve frammento di poesia, di lettura, di racconto. Ogni Vostro contributo è un inno alla resistenza ai momenti bui della storia, che sono accaduti e che accadono ancora.
In collaborazione con Comune di Bucine, Istituto comprensivo di Bucine, Pro loco Bucine.
Gloria e Maurizio tornano a Bucine, dopo il successo degli anni passati, con una storia di fantasia.
Astolfo, un bambino immaginifico, si inventa storie giocando con il suo amico immaginario SanGio (che – ci preme dirlo – non è l’abbreviazione della SanGiovannese calcio, quindi se anche siete per l’Aquila Montevarchi, venite!) e sogna i diventare un Paladino come il cugino Orlando…quell’Orlando, quello famoso della poesia italiana, sì, proprio lui…forse. Suo cugino, suo cugino.
Gli altri bambini lo emarginano, lui gioca da solo e continua a inventarsi storie.
Ma un giorno, uno scudiero truffaldino, lo arruola in una scuola di scudieri.
Ma non sa che la fantasia può tutto, e…
E per sapere il resto, venite a teatro. Scuola di fantasia, università di umanità.
Dopo la pausa delle festività, anticipata dai meravigliosi zampognari, ritorniamo con
LA TESTA NEL PALLONE
e no, non perché abbiamo festeggiato troppo e ne accusiamo i postumi, ma perché parliamo, con gli amici di TEATRO INVITO di sport, di calcio,
ma forse è solo un pretesto per parlare di altro, di crescita personale e sociale, di coraggio, di sfida con se stessi per diventare migliori, forse adulti – anche se spesso adulti non significa migliori ma solo più grandi.
Perché lo sport è deve essere soprattutto questo, sfida con sé, sfida onesta e corretta con gli altri, amicizia che diventa famiglia.
Per scambiarci gli auguri di buone festività, sperando che il 2023 porti finalmente un vento di pace, rispetto, onestà, umanità.
Facciamo una passeggiata con gli Zampognari, ascoltiamo le musiche che ci portano agli anni più dolci, quelli dell’infanzia, quando non c’erano differenze e pretesti per i quali si combatteva in nome di chissà quale superiorità, quando bastava un gioco da dividere e si giocava in tanti, quando bastava poco per essere felici e le feste erano un pretesto in più per stare insieme e condividere la gioia più semplice.
Con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo di Bucine, con i pensieri di studenti e studentesse, con la musica di Mauro Bassano, Stefano Tartaglia e Silvio Trotta, un viaggio nella dolcezza, nel calore e nella serenità.
Lietissim* di tornare dagli amici e dalle amiche del Teatro Comunale di Cavriglia con il lavoro ispirato a Pasolini e alla sua opera, una veglia di memorie, letture, canzoni, voci e corpi
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